Double out 2023 - physical space
Per lo spazio fisico dell’OGR proponiamo un neon lampeggiante che riproduce uno dei putti creati per il nostro video del 2021 Fuzzy Dice.
L’opera è lunga circa 1,5-2 metri e raffigura la silhouette di un giovane cherubino sdraiato sulla schiena, lo sguardo rivolto al cielo, che imbraccia un arco troppo grande per lui, reggendolo con i piedi.
L’unico elemento lampeggiante di questa composizione altrimenti statica è la freccia. Questa parte luminosa, che si accende e si spegne, sembra evocare una lancetta di orologio o una siringa.
La figura del piccolo putto è un leitmotiv già presente nella nostra pratica visiva. È apparso di recente nella mostra "postoristoro" al CCS di Parigi, su una pila di vassoi rossi. Anche il quel caso, il putto stava puntando una siringa.
I putti sono figure mitiche eternamente giovani che spesso hanno il potere di far innamorare gli umani grazie alle loro frecce avvelenate d’amore. Ma anche loro sono vittime di un incantesimo, intrappolati per sempre nei loro corpi prepuberali, senza mai poter raggiungere l’adolescenza, sperimentare l’amore romantico o l’età adulta.
Solitamente i putti sono raffigurati mentre dormono, danzano o giocano, come se cercassero di immaginare cosa proverebbero spezzando l’immutabile loop che li imprigiona e invecchiando. La loro danza non ha ritmo perché il ritmo ha bisogno di tempo – è invece la pausa più lunga tra le note musicali della loro ballata, e questa sosta è la loro strategia per affrontare la condizione di eterni bambini.
Come un gigantesco biglietto pop-up, questo putto genererà una giocosa reazione di luci e ombre nella sala, mentre la sua traduzione per il metaverso sarà un’animazione che raffigura un’incessante pioggia di frecce e siringhe.
Double out 2023 - metaverse
Nel metaverso l’opera si tradurrà in una sorta di evento atmosferico che si svolge senza interruzione nella parte superiore della sala. Qui Double out mostrerà un flusso incessante di lancette d’orologio monocrome, frecce e siringhe che entreranno (o si genereranno) da una delle finestre superiori del Duomo per poi fluttuare e conficcarsi sulla parete opposta. Idealmente, la loro intensità cambierà in modo imprevedibile, come succede nelle tempeste reali in cui si alternano momenti di quiete. Evocando anche la Via Lattea o qualsiasi altra costellazione gli osservatori possano vedere sollevando lo sguardo. Quando l’avatar si avvicina, odono un rumore sordo, dopodiché sprofondano lentamente nell’edificio e svaniscono.